CALL FOR PAPERS: The unfolding COVID-19 pandemic is having undeniable economic and human impacts. This pandemic is also a stark reminder of our dysfunctional relationship with territorial heritage. The current economic system has put great pressure on the natural environment and iut is no coincidence that the destruction of ecosystems has coincided with a sharp increase in diseases.
From pandemic confinement new forms of living: a world of cooperating bioregions to overcome the global urbanization of the planet
SCIENZE DEL TERRITORIO WEBSITE
Full details of the launch of the call will be announced soon
I più autorevoli studi scientifici sono concordi nello stabilire le cause delle pandemie contemporanee negli squilibri indotti negli ecosistemi della biosfera attraverso le deforestazioni, il commercio di animali selvatici, gli allevamenti industriali di grande scala, le urbanizzazioni selvagge fino alle megalopoli nel nord e le megacity nel sud est del mondo e i relativi flussi globali di merci, persone, animali. Le stesse cause che stanno accelerando gli effetti della crisi climatica.
D’altra parte le condizioni di “reclusione in casa ” imposte agli abitanti della terra per rallentare l’attuale pandemia, stanno accentuando la consapevolezza della crisi della bassa qualità dell’abitare (quale “casa”?) negli agglomerati periferici delle metropoli, e nelle mega-urbanizzazioni regionali di megacity; tutto ciò favorirà la crescita della domanda di nuove tipologie dell’insediamento umano, fondate sul recupero di relazioni di prossimità, di piccole e medie città in rete, di relazioni sinergiche con l’ambiente, di patti fra città e campagna per la produzione di cibo sano e servizi ecosistemici, di forme di autogoverno locale comunitario, riducendo fortemente il ruolo delle concentrazioni metropolitane in favore di un ritorno al territorio (alla campagna, alla urbanità, alla montagna, ai sistemi economici locali, fondati sulla valorizzazione del territorio come bene comune). A breve uscirà una call su questa prospettiva eco-territorialista, progettata e praticata con modelli bioregionalisti di insediamento umano, sui quali la Società dei territorialisti lavora da tempo, come testimoniano i primi nove numeri della Rivista.
